Walter Guido è stato un musicista e cantate di musica tradizionale calabrese, ex membro del progetto musicale “Lisarusa”. Il suo contributo nel recuperare le canzoni della tradizione popolare calabrese è stato fondamentale per non far cadere nell’oblio un pezzo della tradizione popolare. Amante, anche, degli strumenti tradizionali: organetto, pipita, chitarra battente e zampogna che portava sul palco nei suoi concerti. Una passione che sconfinava in una vera forma di valorizzazione, di tutti gli elementi della tradizione, oltre alle parole, ai testi e agli strumenti, anche ai passi del ballo e alla cultura gastronomica. Nella sua carriera, ha realizzato due dischi, da cantante, musicista e autore: “Pignalu, Pignalu” con i Lisarusa e “Walter sogna ma non dorme”. Quest’ultimo per l’appunto, “Walter sogna ma non dorme” è il disco che racchiude le nove tracce registrate, poco prima della sua scomparsa. Un lavoro discografico pronto a diventare un manifesto della musica tradizionale/popolare calabrese. Tanti gli artisti che hanno avuto il compito di comporre la musica che accompagna la voce di Walter nelle nove canzoni del disco: l’amico Domenico Sisto, Mujura con Eugenio Bennato, i Marvanza Reggae Sound, Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo con la guest Martin Cagnotti, Mimmo Cavallaro, Il Parto delle Nuvole Pesanti, Francesco Loccisano, gli Almafolk, i Quartaumentata e la voce energica di Valentina Balistreri.
Un lavoro che unisce l’amore per la musica e il ricordo di un grande artista, un ricordo senza dolore ma straripante di note. Un disco che compie un miracolo: Walter torna ad essere Walter, grazie alla forza vitale che solo la musica sa dare. Quello spartito pieno di pause che aveva lasciato dopo il suo addio, dunque, ora è colmo di note, la sua eredità alla sua famiglia e ai suoi tanti amici, costruita pizzicando le corde della sua chitarra acustica e facendo fluire la voce con le ultime forze rimaste. Perché il ricordo che voleva lasciare era quello delle sue note e non della malattia e così sarà, grazie ad un disco di amore perduto, di lacrime e di gioia e di una nuova speranza.